Passa ai contenuti principali

Contributo per gli oneri di urbanizzazione: quando e come calcolare l'importo dovuto

Fra il momento della richiesta di un permesso di costruire e il rilascio del titolo, possono trascorrere mesi, durante i quali il Comune può procedere ad aggiornare le tabelle per il calcolo degli oneri di urbanizzazione.

Sorge, quindi, un dubbio, quali sono gli oneri che il Comune può legittimamente applicare? Quelli vigenti al momento della domanda o al rilascio del titolo abilitativo?
Dalla lettura della giurisprudenza amministrativa si può desumere il seguente principio generale, che permette dare una risposta ai quesiti: l'obbligo del cittadino di corrispondere il contributo nasce al momento del rilascio del titolo abilitativo edilizio (Cons. Stato 13.06.2003 n. 3332), quindi è a tale momento che bisogna fare riferimento per il calcolo del contributo (Cons. Stato 19.07.2004 n. 5197).
Da tale principio discende che:

  • gli oneri di urbanizzazione devono essere calcolati sulla base delle tabelle approvate dal Comune e vigenti alla data di rilascio del titolo abilitativo edilizio;
  • non è rilevante al fine del calcolo degli oneri il momento del suo ritiro del permesso di costruire;
  • il momento rilevante è quello del rilascio della concessione anche nell'ipotesi di concessione in sanatoria (Cons. Stato 26.03.2003 n. 1564)

Se il Comune aggiorna le tabelle successivamente al rilascio del titolo abilitativo può richiedere un'integrazione degli oneri già fissati?
La richiesta del Comune di modificare o di procedere ad un'integrazione del contributo, con la motivazione che le tabelle parametriche sono state aggiornate dopo il rilascio della concessione, è illegittima (TAR Piemonte, 29.11.2005 n. 3832), in quanto non vi può essere applicazione retroattiva delle tabelle approvate successivamente al rilascio del titolo (TAR Sardegna, 30.01.2013 n. 75).


Qual è la documentazione che il Comune deve prendere in considerazione per il calcolo del contributo?
Il calcolo del contributo scaturisce dall'applicazione dei parametri alla situazione oggettiva quale risulta dal progetto assentito. Infatti, il Comune per calcolare l'importo dovuto dal richiedente deve far riferimento alla domanda di concessione e ai suoi allegati, nonchè alle dichiarazioni ivi contenute

In altri casi, il Comune può rideterminare l'ammontare del contributo successivamente al rilascio del titolo abilitativo edilizio?
Il Comune può sempre esercitare il proprio diritto di autotutela e procedere alla revisione del contributo, qualora si renda conto di essere incorsa in errore nella liquidazione o nel calcolo del contributo (Cons. Stato 06.05.1997 n. 458).




Commenti

Post popolari in questo blog

Terremoto nell'Emilia - Le prime misure del Consiglio dei Ministri

Nel Consiglio dei Ministri del 30 maggio , con riferimento al terremoto in Emilia, sono state adottate le seguenti misure che dovranno essere recepite in un Decreto Legge, che prevederà : la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali; l’individuazione di misure per la ripresa dell’attività economica. In particolare sono previsti un credito agevolato su fondo di rotazione CDP e sul Fondo di garanzia del Ministero dello sviluppo economico; la delocalizzazione facilitata delle imprese produttive nei territori colpiti dal terremoto. la proroga del pagamento delle rate del mutuo e la sospensione degli adempimenti processuali e dei termini per i versamenti tributari e previdenziali, degli sfratti. a deroga del Patto di stabilità, entro u...

Oneri di urbanizzazione: l'accordo verbale col Comune non sospende il pagamento

Un accordo verbale con la P.A. in relazione alla realizzazione di opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri non giustifica la sospensione del pagamento degli oneri di urbanizzazione originariamente determinati, in quanto tali accordi, per essere validi e vincolanti, devono essere stipulati per iscritto. In questo senso si è espressa la Prima Sezione del TAR Piemonte, nella sentenza n. 356/2013 , chiamata a giudicare sul ricorso proposto da un'impresa che, pendenti trattative con il Comune di Alessandria, aveva sospeso il pagamento delle rate degli oneri di urbanizzazione, con la conseguente applicazione delle sanzioni per il ritardato pagamento.  L'impresa, nel ricorso, ha sostenuto che fosse stato concluso un accordo con il Comune per la realizzazione di un progetto da portare a scomputo degli oneri di urbanizzazione, mentre l'Ente ha sostenuto che lo stesso non si fosse mai perfezionato.  Il TAR ha chiarito che, anche qualora l'impresa avesse provato ...

Il Governo vara il DDL Infrastrutture

Come preannunciato nei giorni scorsi, nella riunione di ieri del Consiglio dei Ministri è stato approvato il decreto legge per le infrastrutture .  Un pacchetto di provvedimenti che dovrebbero semplificare la realizzazione di grandi opere e semplificare alcuni aspetti relativi alla fase esecutiva degli appalti pubblici ed incentivare la realizzazione di grandi opere.  Il DDL, oltre ad adottare modifiche normative, attribuisce alcune deleghe in materia di trasporti, infrastrutture ed edilizia per cui, in tali frangenti, esso diventerà pienamente operativo solo dopo che saranno adottati i decreti legislativi specifici. Fra le misure più interessanti in materia di contratti pubblici, v iene modificato il D. Lgs. n. 163/2006 (Codice Appalti) introducendo maggiore flessibilità delle regole riguardanti la ripartizione dell’esecuzione dei lavori tra le imprese che hanno partecipato a una gara di affidamento associandosi in raggruppamento temporaneo (RTI), prevedendo anche per...