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Visualizzazione dei post da 2013

Incentivi risparmio energetico e riqualificazione: le novità

Il Consiglio dei Ministri nella riunione dello scorso 31 maggio, ha approvato il decreto legge sugli incentivi per gli interventi di riqualificazione ed efficienza energetica, che contiene interessanti novità. La prima novità riguarda il passaggio dal 50% al 65% della detrazione per gli  interventi di riqualificazione energetica  degli edifici con l'esclusione delle spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, agevolati ai sensi del cd. "conto termico". La detrazione potrà essere usufruita dal 1° luglio ad 31 dicembre 2013, per quanto riguarda i privati, professionisti e aziende, mentre  condomini potranno beneficiare delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica, riguardanti sia le parti comuni

Contributo per gli oneri di urbanizzazione: quando e come calcolare l'importo dovuto

Fra il momento della richiesta di un permesso di costruire e il rilascio del titolo, possono trascorrere mesi, durante i quali il Comune può procedere ad aggiornare le tabelle per il calcolo degli oneri di urbanizzazione. Sorge, quindi, un dubbio, quali sono gli oneri che il Comune può legittimamente applicare? Quelli vigenti al momento della domanda o al rilascio del titolo abilitativo? Dalla lettura della giurisprudenza amministrativa si può desumere il seguente principio generale, che permette dare una risposta ai quesiti: l'obbligo del cittadino di corrispondere il contributo   nasce al momento del rilascio del titolo abilitativo edilizio ( Cons. Stato 13.06.2003 n. 3332) , quindi è a tale momento che bisogna fare riferimento per il calcolo del contributo  (Cons. Stato 19.07.2004 n. 5197). Da tale principio discende che: gli oneri di urbanizzazione devono essere calcolati sulla base delle  tabelle approvate dal Comune e vigenti alla data di rilascio del titolo abil

Oneri di urbanizzazione: l'accordo verbale col Comune non sospende il pagamento

Un accordo verbale con la P.A. in relazione alla realizzazione di opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri non giustifica la sospensione del pagamento degli oneri di urbanizzazione originariamente determinati, in quanto tali accordi, per essere validi e vincolanti, devono essere stipulati per iscritto. In questo senso si è espressa la Prima Sezione del TAR Piemonte, nella sentenza n. 356/2013 , chiamata a giudicare sul ricorso proposto da un'impresa che, pendenti trattative con il Comune di Alessandria, aveva sospeso il pagamento delle rate degli oneri di urbanizzazione, con la conseguente applicazione delle sanzioni per il ritardato pagamento.  L'impresa, nel ricorso, ha sostenuto che fosse stato concluso un accordo con il Comune per la realizzazione di un progetto da portare a scomputo degli oneri di urbanizzazione, mentre l'Ente ha sostenuto che lo stesso non si fosse mai perfezionato.  Il TAR ha chiarito che, anche qualora l'impresa avesse provato

Abusi edilizi: sanzionabile anche l'acquirente incolpevole

In una recente sentenza, il Consiglio di Stato ( n. 2063 del 30.04.2013 ) ha confermato che la sanzione amministrativa comminata dal Comune quando non sia possibile procedere alla demolizione dei manufatti abusivi (i) non necessita di alcuna motivazione (neppure nel caso in cui sia intercorso un lungo lasso temporale fra l'abuso e la sanzione) e (ii) p uò essere comminata anche nei confronti dell'acquirente incolpevole che ne abbia scoperto l'esistenza dopo aver sottoscritto l'atto pubblico di compravendita. La pronuncia è interessante, in quanto alcune sentenze avevano affermato il dovere del Comune di motivare  tali sanzioni (Cons. Stato n. 247/1996, T.A.R. Piemonte, 13.3.2002, n. 636, T.A.R. Lombardia, Milano, 3.10.2001, n. 6250), qualora fra il momento dell'abuso e l'applicazione della sanzione fosse trascorso un tempo così lungo da determinare un affidamento incolpevole del privato nella legittimità dell'opera realizzata.  Secondo la sentenza

Le ultime novità del SUE, lo Sportello Unico dell'Edilizia

Dal 12 febbraio 2013, i privati e le aziende che vogliano ottenere il rilascio di un permesso di costruire si devono interfacciare direttamente con il SUE (Sportello Unico Edilizia ), senza più doversi rivolgere alle singole amministrazioni interessate per ottenere le autorizzazioni propedeutiche al rilascio del titolo abilitativo.  Nelle intenzioni del Legislatore (e nelle speranze degli interessati), questa modifica normativa dovrebbe comportare un consistente risparmio in termini di tempo e di adempimenti burocratici. Quindi, niente più mattinate perse fra ASL e Vigili del Fuoco per ottenere un permesso di costruire?   La nuova norma dice di no: basterà rivolgersi direttamente al SUE del Comune interessato.  L'art. 5 del TUE (come modificato dalla legge di conversione  n. 134/2012 del "Decreto Sviluppo" n. 83/2012) prevede, infatti, che il SUE debba richiedere direttamente le autorizzazioni necessarie alle amministrazioni coinvolte nel procedimento (sia inte

La nuova disciplina dei ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, lavori edili e appalti pubblici

La nuova normativa sui ritardi nei pagamento (D. Lgs. n. 192/2012) è entrata in vigore lo scorso 1° gennaio 2013 e si applica a tutte le transazioni commerciali concluse da quella data. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sulle norme di legge che modificano quelle del D. L.gs. n. 231/2002. Innanzitutto, cosa si intende per transazioni commerciali? Sono i contratti avente ad oggetto la consegna di merci e/o la prestazione di servizi conclusi fra imprenditori o fra imprenditori e la Pubblica Amministrazione. La norma (art. 1 comma 1) precisa che sono imprenditori anche coloro che esercitano una libera professione. La norma parla esclusivamente di " merci " e non di beni, per cui il dato testuale escluderebbe dall'applicazione del D. Lgs. n. 231/2002 i beni immateriali, come ad es. marchi e brevetti. Qual è la nuova definizione di Pubblica Amministrazione? Il Legislatore modifica la precedente e più ampia definizione di Pubblica Amministrazione recependo

Anno nuovo, blog nuovo. Sottotitolo: nuovo indirizzo blog

Anno nuovo, titolo nuovo. Per la mia professoressa di italiano, il peccato mortale per antonomasia era il famigerato "fuoritema". Fedele alla mia impostazione classica e alla pignoleria che saltuariamente mi coglie come un raptus incontrollabile, ho ritenuto che fosse giunto il momento di cambiare il titolo e, quindi, l'URL di questo mio blog professionale. E' mia intenzione, infatti, non parlare soltanto di urbanistica e dei temi legati a questa interessante area del diritto, ma a tutto ciò che riguarda gli immobili, dal punto di vista giuridico. Spero che apprezzerete. Buon 2013! Marzia