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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

Il Governo vara il DDL Infrastrutture

Come preannunciato nei giorni scorsi, nella riunione di ieri del Consiglio dei Ministri è stato approvato il decreto legge per le infrastrutture .  Un pacchetto di provvedimenti che dovrebbero semplificare la realizzazione di grandi opere e semplificare alcuni aspetti relativi alla fase esecutiva degli appalti pubblici ed incentivare la realizzazione di grandi opere.  Il DDL, oltre ad adottare modifiche normative, attribuisce alcune deleghe in materia di trasporti, infrastrutture ed edilizia per cui, in tali frangenti, esso diventerà pienamente operativo solo dopo che saranno adottati i decreti legislativi specifici. Fra le misure più interessanti in materia di contratti pubblici, v iene modificato il D. Lgs. n. 163/2006 (Codice Appalti) introducendo maggiore flessibilità delle regole riguardanti la ripartizione dell’esecuzione dei lavori tra le imprese che hanno partecipato a una gara di affidamento associandosi in raggruppamento temporaneo (RTI), prevedendo anche percentuali

Condono edilizio. A volte ritornano.

Mentre il Paese chiede a gran voce più legalità, trasparenza ed una scelta di responsabilità da parte della classe politica, il senatore PdL, Nitto Palma, propone un nuovo disegno di legge per riaprire fino al 31 dicembre 2012, i termini del condono edilizio che scadeva il 10 dicembre 2004. In questo modo sarebbe possibile sanare gli abusi commessi fino al 31 dicembre 2003, inclusi quelli realizzati nelle aree con vincoli “ ambientali e paesitici ”. Ciliegina sulla torta, il DDL modifica il D. L. n. 269/2003 cosicchè sarebbe possibile reiterare la richiesta di condono nei casi in cui l’autorità competente per la tutela dei beni culturali e paesaggistici avesse negato la sanatoria nel corso del condono del 2004.   Il DDL presentato dal Senatore Nitto, non è una triste novità. Prende, infatti, le mosse da quello dei Senatori (sempre PdL) Carlo Sarro e Vincenzo Nespoli che a fine 2010, tentarono di far approvare un altro condono più o meno con le stesse caratteristiche. La giustif

L'Unione Europea indaga sulle agevolazioni alle imprese terremotate. Un altro pasticcio italiano.

Nell' articolo  comparso ieri sul Corriere della Sera, si approfondisce la notizia dell'intimazione dell'Unione Europea all'Italia, affinchè sospenda le agevolazioni fiscali e previdenziali, concesse alle imprese presenti nei territori colpiti da terremoti e alluvioni fra il 2002 e il 2011, sospettate di essere in realtà aiuti di Stato, mai notificati. Sotto la lente dell'UE sono finite le agevolazioni concesse in favore delle aree terremotate della Sicilia, dell'Umbria, delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, così come quelle per le aree alluvionate piemontesi. Non sono, invece, interessati da questa procedura i provvedimenti in favore delle imprese terremotate dell'Emilia Romagna, colpite dal sisma dell'scorso maggio. Il dubbio dell'Antitrust UE è che non siano stata rispettate le regole della concorrenza e del mercato, in quanto le agevolazioni sarebbero state concesse alla generalità delle imprese che si trovano nelle aree colpite e non

Semplifica-Italia: le misura nell'ambito dell'edilizia

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di ieri, 16 ottobre, ha approvato le nuove misure sulla semplificazione dei procedimenti e degli adempimenti amministrativi a carico di cittadini e imprese.  Il  “nuovo” provvedimento rappresenta un proseguimento dell’opera intrapresa con il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5 (c.d. “Semplifica Italia” del 27 gennaio 2012) e, nelle intenzioni del Governo dovrà fornire un importante contributo al rispetto degli impegni assunti a livello comunitari per la riduzione degli oneri amministrativi. In materia edilizia, in particolare, il decreto dovrebbe (finalmente) disciplinare  la certezza dei tempi di conclusione del procedimento   per il rilascio del permesso di costruire .  E' stato, invece, eliminato il silenzio-rifiuto per il rilascio dei P.d.C. nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali. In questo caso, il provvedimento dovrà essere sempre espresso in base ai principi stabiliti dalla legge n. 241 del 1990.

Lottizzazione abusiva in presenza di divisione ereditaria: le indicazioni del Consiglio di Stato

L'art. 30 del D.P.R. n. 380/2001, che disciplina la fattispecie della lottizzazione abusiva, stabilisce al comma 10 che le disposizioni contenute nella norma, non si applicano " alle divisioni ereditare, alle donazioni fra coniugi e fra parenti in linea retta ed ai testamenti, nonché agli atti costitutivi, modificativi od estintivi di diritti reali di garanzia e di servitù ". Quando, tuttavia, la divisione ereditaria può integrare l'illecito di lottizzazione abusiva?  Lo chiarisce il Consiglio di Stato nella recente sentenza del  18.09.2012 n. 4947 . I fatti.   Cinque eredi procedono al frazionamento di un'unica particella della superficie originaria di mq. 10.800 in 7 lotti, di superficie inferiore al minimo consentito dalle N.T.A. di P.R.G. per la zona di destinazione.  Il Comune di Roma, con proprio provvedimento, ingiunge la sospensione della lottizzazione abusiva, l'interruzione delle opere, il divieto di disporre per atto fra vivi delle aree,