Nel Consiglio dei Ministri del 30 maggio, con riferimento al terremoto in Emilia, sono state adottate le seguenti misure che dovranno essere recepite in un Decreto Legge, che prevederà :
- la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali;
- l’individuazione di misure per la ripresa dell’attività economica. In particolare sono previsti un credito agevolato su fondo di rotazione CDP e sul Fondo di garanzia del Ministero dello sviluppo economico;
- la delocalizzazione facilitata delle imprese produttive nei territori colpiti dal terremoto.
- la proroga del pagamento delle rate del mutuo e la sospensione degli adempimenti processuali e dei termini per i versamenti tributari e previdenziali, degli sfratti.
- a deroga del Patto di stabilità, entro un limite definito per i Comuni, delle spese per la ricostruzione.
A copertura finanziaria di questi interventi, il Consiglio dei Ministri ha deciso l’aumento di 2 centesimi dell’accisa sui carburanti per autotrazione, così come "l’utilizzo di fondi resi disponibili dalla spending review".
Il comunicato del Consiglio dei Ministri non specifica nulla, ma c'è da augurarsi che l'accisa sul carburante per coprire i costi per la ricostruzione sia applicata solo FUORI dalle zone colpite dal sisma, viceversa sarebbero le popolazione colpite a sopportare parzialmente i costi del sisma.
Per quanto riguarda la proroga del pagamento delle rate del mutuo (immagino quelli contratti dai proprietari degli edifici distrutti o irrimediabilmente compromessi), questa misura risulta a dir poco "debole", considerando che i contratti di mutuo con le banche e gli altri soggetti finanziatori, resteranno validi e vincolanti. Pertanto i soggetti colpiti dal sisma dovranno comunque continuare a pagare le rate del mutuo di una casa che non esiste più, salvo che il contratto sottoscritto non preveda clausole che disciplinino espressamente tale ipotesi. Inoltre, non è chiaro se la proroga comporti oppure no, un "congelamento" degli interessi sui mutui fino alla fine dell'emergenza.
Restiamo, quindi, in attesa di ulteriori informazioni per commenti più approfonditi. Stay tuned!
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